Lo sviluppo delle protesi per grandi resezioni offre alla chirurgica ortopedica, oncologica e degenerativa, opportunità terapeutiche sorprendenti.
Le “megaprotesi” trovano indicazione nelle gravi perdite di sostanza ossea secondarie alla patologia neoplastica, nella chirurgia di revisione protesica ripetuta, nelle fratture periprotesiche complicate o come soluzione di gravi sconquassi articolari postraumatici.
La megaprotesi si caratterizzano per essere modulari, rendendo l’impianto versatile per la ricostruzione della regione del femore e dell’anca e consentendo il ripristino di segmenti ossei variabili da 10 cm a 48 cm di lunghezza.
Gli steli consentono un ancoraggio o diretto all’osso o attraverso uno strato di cemento osseo. Le superfici protesiche microporose favoriscono la ricrescita ossea ed offrono la possibilità di utilizzo di allograft ossei. Infine, le superfici della protesi possono essere trattate con particolari rivestimenti in modo da consentirne l’uso anche nel caso di pseudoartrosi infette.
Uomo di 63 anni: lesione neoplastica nella regione prossimale femore. Immagine RMN e pezzo anatomico.
Aspetto della protesi a sx, durante l’inserimento, la radiografia finale a dx.
La radiografia a 4 anni dimostra la buona integrazione della protesi e la ricrescita di osso.
TRATTASI DI UNA CHIRURGIA COMPLESSA, DA RISERVARE A CASI CLINICI SELEZIONATI CHE, DIVERSAMENTE, SAREBBERO DESTINATI ALLA PERDITA DELLA FUNZIONE ARTICOLARE O ALLA COMPLETA PERDITA DELL'ARTO.
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